29 Mag 2025, Gio

Il test di ammissione per Infermieristica in Svizzera: una guida

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In Svizzera non esiste un test di ammissione nazionale unificato per accedere alla formazione infermieristica. Ogni scuola – che sia una Scuola Specializzata Superiore (SSS, in tedesco HF) o una Scuola Universitaria Professionale (SUP, in tedesco HES/FH) – adotta criteri propri. Alcune istituzioni richiedono test scritti, altre prove attitudinali online, colloqui individuali, attività in gruppo o semplicemente la valutazione del dossier scolastico.

Questa guida nasce per fornire strumenti concreti a chi vuole prepararsi in modo serio. Non per memorizzare domande, ma per sviluppare le competenze realmente utili, sia in fase di selezione che durante il futuro percorso di formazione. I suggerimenti che seguono derivano dall’analisi dei contenuti presenti nei programmi di insegnamento utilizzati in Svizzera, dalle esperienze dirette e da ciò che la pratica quotidiana richiede agli operatori.

Competenze linguistiche e comprensione del testo

Una delle abilità fondamentali è la padronanza della lingua scritta, sia per comprendere sia per esprimersi con chiarezza. Questa competenza non si limita al superamento di un test: sarà centrale durante l’intera formazione e nella vita professionale, dove comunicare in modo chiaro con pazienti, colleghi e medici è essenziale.

Durante la prova scritta o il test online, è probabile che venga richiesto di comprendere un testo, rispondere a domande sul contenuto, correggere errori linguistici o lessicali, scrivere una breve riflessione o motivazione. Non si tratta solo di grammatica, ma anche di coerenza logica e capacità di argomentare.

Se pensi di avere difficoltà in questo ambito, cerca un manuale di grammatica o comprensione del testo pensato per adulti o studenti delle scuole medie superiori. È utile scegliere materiali con esercizi svolti e commentati, che ti permettano di capire i tuoi errori e migliorare.

Può essere efficace leggere ogni giorno brevi articoli sanitari o sociali e riassumerli con parole proprie. Anche scrivere brevi testi su temi vicini alla professione (perché voglio diventare infermiere, cosa significa prendersi cura, quali sono le mie motivazioni) aiuta a rafforzare le competenze linguistiche e a chiarire i propri obiettivi personali.

Consigli pratici:

  • Scegli un libro di comprensione del testo con esercizi guidati e spiegazioni semplici.
  • Allenati quotidianamente con brevi letture e riassunti.
  • Scrivi testi brevi sulle tue motivazioni e fatti correggere.
  • Rileggi sempre ciò che scrivi, con attenzione alla punteggiatura e alla coerenza.
  • Argomenti da approfondire: comprensione di testi narrativi e informativi, individuazione di informazioni esplicite e implicite, ampliamento del lessico, connettivi logici, struttura del periodo, coesione e coerenza testuale, differenze tra linguaggio colloquiale e formale, sintesi di testi complessi, scrittura di lettere motivazionali e testi argomentativi.

Matematica applicata e calcolo pratico

La matematica richiesta nei test non è complessa, ma è concreta. Percentuali, proporzioni, conversioni di unità, lettura di grafici, risoluzione di problemi legati a contesti sanitari sono le tipologie più comuni.

Chi ha dimestichezza con i calcoli e sa mantenere la concentrazione anche sotto pressione ha un vantaggio. Allo stesso tempo, chi si sente insicuro in questo ambito può migliorare rapidamente, se lavora in modo pratico e mirato.

Se senti di avere lacune, inizia da un quaderno di aritmetica elementare. Scegli materiali che propongano problemi reali, con situazioni legate alla vita quotidiana o alla pratica clinica. È importante abituarsi a ragionare con dosi, tempi, equivalenze tra litri e millilitri, chilogrammi e grammi.

Allenarsi a eseguire i calcoli su carta, senza calcolatrice, rafforza l’autonomia e aumenta la fiducia. Simulare problemi a tempo – anche brevi – abitua a ragionare sotto pressione, come spesso accade nella professione.

Consigli pratici:

  • Ripassa frazioni, percentuali, proporzioni, equivalenze.
  • Risolvi esercizi pratici con dosaggi e volumi.
  • Usa un manuale pensato per adulti o per il recupero scolastico.
  • Allena il calcolo mentale ogni giorno, anche solo per pochi minuti.
  • Argomenti da approfondire: operazioni con numeri interi e decimali, equivalenze tra misure (ml, g, kg, l), calcolo di percentuali e sconti, proporzioni, regola del tre, lettura e interpretazione di grafici e tabelle, problemi con unità di misura composte (es. gocce/min, ml/h), equazioni di primo grado, nozioni base di geometria (aree, perimetri), calcolo con frazioni algebriche semplici.

Logica e ragionamento astratto

Molti test attitudinali valutano la capacità di ragionare, riconoscere schemi, dedurre informazioni. Questo tipo di esercizi, detti “psicotecnici”, includono analogie verbali, serie numeriche, sequenze logiche, completamento di figure.

Queste abilità non si imparano sui libri, ma si sviluppano con l’allenamento costante. Iniziare con esercizi semplici e poi aumentare progressivamente la difficoltà è un buon metodo. Anche allenarsi a tempo è utile: spesso non basta trovare la risposta giusta, bisogna trovarla velocemente.

È consigliabile scegliere raccolte di test attitudinali generici, pensate per concorsi scolastici o professionali, con soluzioni spiegate. L’obiettivo non è fare tutto, ma comprendere i meccanismi ricorrenti: quali sono le trappole, quali i trucchi logici, quali le strategie più efficaci.

Consigli pratici:

  • Inizia da esercizi semplici e aumenta la difficoltà progressivamente.
  • Allenati con cronometro per gestire meglio il tempo.
  • Correggi e comprendi ogni errore: è lì che si impara di più.
  • Dedica almeno 10 minuti al giorno ad allenare il ragionamento.
  • Argomenti da approfondire: serie numeriche e alfabetiche, analogie verbali, completamento di sequenze logiche, figure geometriche mancanti, relazioni insiemistiche, sillogismi, problemi logici con vincoli, deduzioni e inferenze, ragionamenti condizionali (se… allora…), problemi di combinatoria semplice, calcolo delle probabilità elementari.

Scienze naturali di base

Il lavoro dell’infermiere si fonda sulla conoscenza del corpo umano, della malattia e dei principi fondamentali della chimica e della fisica applicata alla biologia. Anche se non tutti i test pongono domande scientifiche dirette, chi possiede basi solide parte avvantaggiato.

Biologia cellulare, fisiologia dei principali apparati, concetti di chimica (pH, molecole, reazioni), nozioni di fisica (pressione, temperatura, densità, movimento dei fluidi) sono esempi di contenuti che verranno affrontati durante la formazione. Arrivarci senza una base può rendere il primo anno particolarmente impegnativo.

Chi ha seguito una formazione scientifica o sanitaria ha già incontrato questi argomenti. Chi proviene da un altro percorso dovrebbe dedicare tempo a colmare le lacune. È utile partire da un testo scolastico accessibile, ricco di immagini e schemi, pensato per i primi anni delle scuole superiori.

Consigli pratici:

  • Ripassa le basi di anatomia e fisiologia con testi scolastici illustrati.
  • Approfondisci i concetti di pH, biomolecole e principi di chimica.
  • Guarda video didattici per fissare concetti chiave.
  • Se possibile, frequenta corsi integrativi o di recupero scientifico.
  • Argomenti da approfondire: cellula e sue componenti, tessuti, apparato circolatorio, respiratorio, digerente, urinario, nervoso, endocrino, concetti base di genetica (DNA, ereditarietà), composizione dell’aria e del sangue, principi di igiene, struttura dell’atomo, legami chimici, soluzioni, concentrazioni, pressione, forza, densità, temperatura corporea, conduzione del calore, energia e metabolismo.

Cultura generale e orientamento sanitario

Essere informati è parte del profilo di un buon operatore sanitario. Avere un’idea di come funziona il sistema sanitario, conoscere i diritti del paziente, capire cos’è la LAMal o cosa fa un infermiere in un reparto, può fare la differenza in fase di selezione.

In alcuni test compaiono domande di cultura generale, educazione civica, geografia o storia. Più spesso, questi aspetti emergono indirettamente: nel modo in cui si parla, si scrive, si risponde a un colloquio. Dimostrare di sapersi orientare nel contesto professionale è già un segnale positivo.

Consigli pratici:

  • Leggi ogni giorno almeno un articolo di attualità sanitaria.
  • Informati sul funzionamento della sanità svizzera.
  • Ripassa nozioni base di educazione civica e geografia.
  • Usa quiz di cultura generale per verificare il tuo livello.
  • Argomenti da approfondire: struttura del sistema sanitario svizzero, assicurazione obbligatoria LAMal, differenza tra cure acute e croniche, professioni sanitarie e loro competenze, diritti e doveri del paziente, Costituzione svizzera, federalismo, principali istituzioni politiche, storia contemporanea svizzera ed europea, geografia fisica e politica, economia domestica, temi sanitari attuali (vaccinazioni, invecchiamento, salute mentale, sostenibilità ambientale nei servizi).

Motivazione, colloquio e attitudini personali

Le selezioni non valutano solo le conoscenze. Spesso si cerca di capire chi sei, come ragioni, quanto sei motivato. Il colloquio serve a verificare se le tue aspettative sono realistiche, se conosci la professione, se sai comunicare in modo chiaro e rispettoso.

Alcune scuole organizzano anche prove in gruppo per osservare come ti relazioni, quanto ascolti, se collabori o prevarichi, come gestisci il confronto e la pressione. Altre includono questionari della personalità o lettere motivazionali.

Consigli pratici:

  • Scrivi le tue motivazioni con parole autentiche.
  • Preparati a raccontare esperienze significative.
  • Allenati a rispondere a voce ad alcune domande ricorrenti.
  • Simula un colloquio con qualcuno di fiducia e ascolta il feedback.
  • Temi su cui riflettere: cosa ti spinge verso questa professione, che idea hai del lavoro dell’infermiere, quali sono le tue risorse personali, quali difficoltà ti aspetti, cosa hai imparato dalle tue esperienze passate, che tipo di comunicazione ti viene più naturale, come gestisci lo stress o il conflitto, cosa ti rende una persona adatta al lavoro di cura.

Come organizzare la preparazione

Non è necessario studiare tutto insieme, né copiare modelli rigidi. La preparazione efficace si basa su costanza, equilibrio e revisione critica del proprio percorso.

Può essere utile partire da un’autovalutazione realistica: quali ambiti ti risultano più difficili? Dove hai bisogno di più tempo? Quanti mesi hai a disposizione?

Creare un piano settimanale aiuta a distribuire gli sforzi, evitando di concentrare tutto negli ultimi giorni. Alternare momenti di studio teorico a esercizi pratici migliora la memoria e rende la preparazione più stimolante.

Simulare un test completo almeno una volta è altamente consigliato. Ti permetterà di confrontarti con il tempo, la pressione, la concentrazione.

Consigli extra per affrontare la preparazione

  • Studia meno, ma studia meglio: sessioni brevi e concentrate sono più efficaci di lunghe maratone senza pausa.
  • Parti dai tuoi punti deboli, non da quelli in cui ti senti più sicuro.
  • Alterna teoria ed esercizi pratici ogni giorno.
  • Non saltare i giorni “no”: anche 15 minuti valgono.
  • Crea uno spazio fisso per studiare, ordinato e privo di distrazioni.
  • Fai pause attive: cammina, respira, ascolta qualcosa di rilassante.
  • Evita il multitasking: una cosa alla volta, con attenzione.
  • Se puoi, studia con qualcuno. Il confronto stimola e motiva.
  • Non avere paura di fallire: ogni errore è un punto di partenza, non un limite.
  • Inizia prima di sentirti pronto: la motivazione si costruisce camminando.

Fai in modo che la tua formazione inizi ora, e buona fortuna per il tuo test d’ingresso e la tua futura carriera!

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